COME SI FA L'ALEATICO

Scheda Aleatico

Rosso, dolce e profumatissimo, l’Aleatico dell’Elba è un vino che si ottiene, secondo un’antica tradizione, da uve appassite al sole. Verso fine Agosto si raccolgono, a piena maturazione, solo i grappoli perfettamente integri e sani e si adagiano, senza sovrapporli, sul fondo di basse cassette traforate.

L’appassimento avviene naturalmente, su graticci di cannette o nelle stesse cassette di raccolta, al calore del sole settembrino (“settembre seccafichi”, come si usa dire all’Elba).

Dopo un periodo variabile da dieci a quindici giorni ed oltre le uve sono appassite; il loro peso è meno della metà di quello al momento della raccolta. L’uva viene trasportata in cantina per la diraspatura, cioè la separazione degli acini dai raspi, con eliminazione di questi ultimi; gli acini vengono poi pigiati liberando un succo denso e dolcissimo che inizia a fermentare in modo lento e costante.

Acini e mosto vengono ripetutamente mescolati durante la fermentazione fino a che, dopo alcuni giorni, si effettua la svinatura (separazione del mosto/vino, la parte liquida, dalle vinacce e dai vinaccioli, ossia le bucce ed i semi dell’uva); infine si spremono, in un torchio manuale, le vinacce per ricavarne il succo residuo.

Normalmente la fermentazione si arresta in ottobre-novembre e riprende spontaneamente ai primi tepori della stagione successiva; si ferma poi definitivamente quando il vino ha sviluppato 13-14° gradi alcolici, mantenendo tuttavia una notevole quantità di zuccheri naturali dell’uva, il che gli conferisce un piacevolissimo equilibrio tra la sensazione dolce e quella alcolica.

La successiva maturazione del vino finito nelle botticelle di legno può durare da alcuni mesi a due o tre anni.
A questo punto l’Aleatico è pronto per allietare i momenti di relax del fine pasto, compagno ideale di rilassate conversazioni; perfetto da solo, ottimo in abbinamento con pasticceria secca e dolci al cioccolato.