E' il vino bianco elbano più classico, prodotto con il tradizionale uvaggio di Procanico e Anzonaca (Ansonica), talvolta ingentilito con una parte di Riminese (nome locale di una varietà di Vermentino).
La sua produzione è laboriosa ed impegnativa, poiché la scelta di rinunciare alle tecniche moderne impone cure ed attenzioni straordinarie in ogni passaggio della lavorazione.
Dopo la diraspatura e la pigiatura, le vinacce macerano col mosto per due o tre giorni; solo il mosto fiore viene avviato alla fermentazione. Il primo travaso del vino si esegue, come d'uso, a S. Martino (11 Novembre). Al freddo invernale il vino diventa limpido per naturale decantazione, ed a fine inverno viene messo in bottiglia direttamente, senza alcuna filtrazione.
Il profumo è suadente, delicatamente fruttato, con note di fiori di campo; al gusto presenta i caratteri più fini del vino prodotto secondo l'uso elbano di un tempo, accarezzando il palato con rara morbidezza.
Va servito fresco, ma non freddo (attorno ai 12°C); si abbina perfettamente alla cucina elbana di mare, agli antipasti ed alle minestre delicate.
Si possono riscontrare una tenue velatura od una minima presenza di deposito, dovute alla vinificazione condotta nell'assoluto rispetto della naturalità del prodotto.
La produzione è limitata a circa 2000 bottiglie.